In Calabria il noto regista Folco Napolini

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Oggi abbiamo incontrato il  noto regista Folco Napolini,  da qualche giorno in Calabria e abbiamo dialogato con lui.

1)Come mai in Calabria? Non è ancora arrivata l’estate, anticipa le vacanze?

Guardi io ho un rapporto importante con la Calabria, perché  oltre ad avere tantissimi amici, è qui che è nato il Premio  il Premio Mediterraneo, inoltre ho creato  anche una bella sinergia con  il Premio San Valentino che si svolge a Terni, città di San Valentino.

Oggi mi trovo a Gioia Tauro per salutare la mia carissima  amica Simona Scarcella e incoraggiarla per la competizione elettore.

Comunque la ragione principale del mio ritorno in Calabria, è perché ho in progetto di girare un film importante dal titolo “ANASTATIS”.

2)Ci può anticipare la trama?

Certamente, il protagonista è un uomo detenuto nel carcere di Spoleto.

Il cappellano del carcere gli racconta la storia di San Valentino e lui rimane affascinato.

Nel corso della detenzione, si comporta bene, studia e consegue la laurea.

Gli concedono così un permesso-premio e lui decide ( essendo calabrese) di andare in Calabria a Belvedere Marittimo, dove è conservata una reliquia di San Valentino.

In seguito, essendo laureato in archeologia, inizia a lavorare come archeologo e durante una campagna di scavi incontra una donna e si innamora.

Dopo una serie di vicissitudini ,è costretto a rientrare nella sua  famiglia (matriarcale).

Quì nasce  il  miracolo di San Valentino: ognuno riesce a trovare la propria strada, con un finale a sorpresa e pieno d’amore.

3)Ha già trovato gli attori?

Si, li ho già contattati e sono volti noti al grande pubblico.

Posso dirle che confido nel Calabria Film Commission, nella Regione e nel Ministero della Cultura, che possano sostenere questa mia creatura.

Vede io voglio portare questo film al Festival di Venezia e far vedere il vero volto della Calabria: bellezza, arte,  archeologia, fede e cultura e soprattutto il grande spirito di accoglienza del calabresi.

Tutto questo nasce anche dal gemellaggio fatto con Tropea nel corso del “ San Valentino un gesto d’amore”. Ricordo che le  spoglie di questo grande Santo si trovano nella Basilica di Terni.

4) Cosa ci dice del Premio Mediterraneo?

Il Premio Mediterraneo è nato a Gioia Tauro, dall’incontro con l’allora sindaco Giuseppe Pedà e con Antonio Parrello, che  hanno subito  creduto in questo progetto, subito partito nell’incantevole scalinata di Palazzo Baldari.

Dopo,il Premio è diventato itinerante.

L’anno scorso si è tenuto a Tropea ed è stato un successo.

Sto lavorando per poterlo fare anche quest’anno, magari in una diversa location.

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