Avanzata democratico-cristiana ma anche un tenuta delle forze che sostengono il governo tripartito tra Liberali di centrodestra, Socialisti e Verdi.
Sono queste le due indicazioni che escono fuori dalle urne delle elezioni locali tenutesi ieri in Lussemburgo uno degli stati più piccoli e più ricchi dell’Unione Europea, preludio delle elezioni generali del prossimo anno.
Dopo le elezioni del 2013 infatti, il Partito Democratico, il Partito dei lavoratori socialisti e i Verdi hanno iniziato i colloqui iniziali sulla costituzione di una coalizione spingendo per la prima volta il partito cristiano sociale in opposizione dal 1979.
I cristiano-sociali del CSV si confermano il primo partito del Granducato con il 30.4% dei voti e 209 consiglieri municipali. Un avanzata di oltre cinque punti e mezzo rispetto alla precdente tornata amministrativ del 2011. Secondi – in calo di 4,8 punti percentuali – i socialisti del LSAP con il 24.1% dei voti e 155 consiglieri conquistati. Al terzo posto il Partito Democratico (liberali di centro destra) del primo ministro lussemburghese con il 18.2% dei voti (-2.7%) e 108 consiglieri.
A seguire il terzo partner della coalzione di governo, i Verdi che hanno ottenuto il 16.4% (+0.6%) e 77 consiglieri. La sinistra radicale ottiene il 4.1% dei voti (+0.4%) e 8 seggi; 2.6% e 4 seggi vanno poi al partito di destra ADR in leggero calo rispetto alle passate consultazioni.
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