Un viaggio d’istruzione in quel Ferramonti di Tarsia che fu il campo di concentramento calabrese nel corso della Seconda Guerra Mondiale. È il premio vinto dagli studenti trionfatori di “25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita (Enzo Biagi)”, concorso indetto dalla Sezione ANPI “Ruggero Condò” in sinergia con la Città Metropolitana, il Comune di Reggio Calabria e l’Associazione Culturale Rhegion.
L’evento dal grande valore culturale, perché anche in chiave calabrese si ricorderà la storia di quel periodo nefasto, e valoriale e si parlerà di arte, perché si ribadiranno i valori di fratellanza, giustizia, democrazia e libertà incarnati dall’antifascismo, si terrà sabato 27 maggio.
Una volta arrivati nel Cosentino a bordo di un pullman granturismo, ci sarà una visita al campo e un breve seminario “I campi del Duce”, con la partecipazione di Rocco Lentini (presidente dell’Istituto Ugo Arcuri per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), Mario Vallone (coordinatore regionale dell’ANPI), Teresina Ciliberti (responsabile della Fondazione che gestisce il campo), Roberto Ameruso (sindaco di Tarsia), Marcantonio Malara (presidente della Commissione Cultura del Comune di Reggio Calabria), Diego Cilio (“Ruggero Condó”) e Filippo Sorgonà (giornalista e presidente della Commissione esaminatrice del concorso).
A seguire, nella vicina Cerisano, avverrà l’omaggio alla tomba monumentale dedicata a Michel Fingesten, ebreo “ospite” del campo di concentramento di Ferramonti, considerato da tutti i critici d’arte il più grande artista degli ex-libris della storia ed il più rilevante incisore del 1900. E, nella sala del Consiglio Comunale di Cerisano, alla presenza di Lucio di Gioia (sindaco di Cerisano) diversi esperti coordinati da Francesco Mannarino (giornalista), tra cui Alessandra Carelli (docente di Storia dell’Arte), terranno una breve lezione sullo stesso Fingesten.
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