Con la conversazione sul tema “Declinazione al femminile del mondo magno-greco” che la Dott.ssa Rossella Agostino, archeologo e già Direttore del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, terrà giovedì 28 marzo alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca Pietro De Nava, si conclude il ciclo di incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la stessa Biblioteca nell’ambito della “Giornata Internazionale della Donna 2024” patrocinati dal Comune di Reggio Calabria, dal Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Il tema che la studiosa affronterà, senza essere una conversazione legata esclusivamente ad una dimensione femminile con una visione di genere (una sorta di Gender Archeology affermatasi soprattutto a partire dagli anni settanta a seguito dell’archeologia femminista degli anni settanta e ottanta) vuole sottolineare invece, che avvicinarsi al mondo femminile attraverso rappresentazioni figurate o testimonianze storico-letterarie consente di descrivere meglio i ruoli della donna, le differenze sociali nelle antiche comunità e dunque conoscere il mondo femminile più approfonditamente attraverso processi integrati e confronti. Nel tempo gli studi hanno forse dato più spazio a temi legati quasi esclusivamente al mondo maschile e ai suoi ruoli nelle società antiche: oggi grazie ad ulteriori approfondimenti sulla presenza femminile in alcuni siti archeologici, ad una rilettura di raffigurazioni ed iconografie a noi rimaste attraverso i manufatti, la figura femminile emerge maggiormente di prima in diversi contesti. Accanto alla donna, madre e moglie legata all’uomo da un vincolo legale, c’è la donna sapiente “gestore” dell’oikos che garantiva la stabilità e la continuità dei rapporti patrimoniali; c’è la donna attenta alla cura del proprio corpo e del proprio volto che trucca: un aspetto decisamente più “femminile” testimoniato da fonti, manufatti e raffigurazioni vascolari di varie epoche.
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