All’idea di “Ali di Vibonesità”, in programma venerdì 6 dicembre alla Provincia, partecipano Istituzioni, Scuole e Associazioni E’ POSSIBILE UN NUOVO MODELLO DI TERRITORIO ? All’idea di “Ali di Vibonesità”, in programma venerdì 6 dicembre alla Provincia, partecipano Istituzioni, Scuole e Associazioni E’ POSSIBILE UN NUOVO MODELLO DI TERRITORIO ?

All’idea di “Ali di Vibonesità”, in programma venerdì 6 dicembre alla Provincia, partecipano Istituzioni, Scuole e Associazioni E’ POSSIBILE UN NUOVO MODELLO DI TERRITORIO ?

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Ali di Vibonesità”, l’Associazione storico culturale nata tre anni fa sulla iniziativa di un gruppo di cittadini della “Vibo di ieri” che hanno messo al centro del loro impegno la necessità di andare alla ricerca di idee nuove per concorrere nella realizzazione del benessere comune.

Una sostanziale officina delle idee che non sarebbe tale se non mettesse in cima all’attività di tutti i giorni il prioritario obiettivo di consegnare ai giovani il testimone della storia invitandoli a diventare i protagonisti immediati delle scelte politiche per una rivisitazione del sistema di promuovere e sviluppare un nuovo e più avanzato modello di Amministrazione della cosa pubblica.

L’approccio di “Ali di Vibonesità” con i giovani da qualche tempo viaggia su binari privilegiati nel senso che il rapporto instaurato con il mondo della scuola e dell’associazionismo guadagna sempre nuovi e sensibili traguardi. Come dire che alla base del percorso avviato si è instaurato un afflato che è diventato tangibile, palpabile, soprattutto se si guarda alla connessione che è stata stabilita con la Scuola. Senza dimenticare che il tenace impegno di oggi di “Ali di Vibonesità” è rivolto a creare nuovi spazi di ricerca di idee volte a riflettere sulle reali ed esistenti criticità più emergenti rappresentate da quel che accade sul territorio ma che ha nei disagi giornalieri legati alla erogazione dei servizi nella sanità, nel sistema dell’approvvigionamento idrico, nel variegato mondo del lavoro, nell’ambiente ed in tutto quanto resta momento di evidente preoccupazione per la società civile.

Da qui l’utilità di dare risposte di un certo effetto e seria consapevolezza alla domanda di aiuto  che si è levata dal territorio che invoca una serena riflessione, un forte coinvolgimento ed una spinta ideale per acquisire il sogno di una inversione di rotta che può essere realizzato se c’è la ferma volontà e determinazione di progettare una idea complessiva di forte connessione politico sociale.

Venerdì 6 dicembre, con inizio alle 9,30 nella Sala del Consiglio Provinciale di Palazzo ex Enel, ad un evento, coordinato da Giuseppe Sarlo, Portavoce di “Ali di Vibonesità”, verrà lanciata una provocatoria scommessa dal titolo: “La città, i giovani e l’associazionismo insieme per capire quanto si ama Vibo Valentia”. Protagonisti i cittadini, i giovani e le associazioni, invitati a ricostruire un nuovo modello di vita, per una Vibo Valentia più attenta, più coinvolta e pronta a dare nuove risposte alle esigenze del territorio.

All’appello hanno assicurato la loro presenza e partecipazione le istituzioni con il Sindaco Enzo Romeo ed il Presidente della Provincia Corrado Antonio L’Andolina, le Scuole, le Associazioni ed i cittadini e non mancheranno i saluti di “Ali di Vibonesità” con il suo Presidente Tony Bilotta. Invitati i Dirigenti Scolastici delle Scuole Superiori, e tra questi, Raffaele Suppa, Licia Bevilacqua, Eleonora Rombolà, Francesca Maria Durante, Maria Gramendola e Antonello Scalamandrè.

A presentare con una forte motivazione l’idea di un nuovo modo di pensare la vivibilità e sostenibilità del territorio sarà Eleonora Cannatelli, docente di storia e filosofia al Liceo statale Scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia e attuale Presidente del Rotary Club Hipponion. Le toccherà anche interrogare alcuni studenti per conoscere il loro pensiero sulla società vibonese che ha bisogno di cambiare. Poi sarà la volta di Marcella Mellea, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Vibo Valentia, Pino Conocchiella, Portavoce provinciale del Forum del terzo settore che raccoglie e coordina le Associazioni che metterà al centro del suo intervento le iniziative assunte, i ritardi nelle risposte ma anche il dialogo in corso con i più competenti interlocitori. Previsti anche altri interventi dalla platea. Le conclusioni verranno affidate ad un manager esperto in alta Comunicazione, Domenico Maduli, editore de LaC e Presidente della Diemmecom.

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