Dalla cannabis si produrrà pasta e birra.

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Se parliamo di cannabis subito ci vengono in mente tutte quelle cose negative legate al mondo della droga e degli stupefacenti. Pochi però sanno che la cannabis ha delle proprietà che la rendono non solo un alimento “pregiato” ma anche buona per un uso terapeutico, anche se controllato. Inoltre è bene tenere presente che con i derivati di questa pianta si possono ottenere materiali per il settore edile come quello cosmetico, ma anche per  l’abbigliamento e i combustibili.

Secondo l’ordinamento giuridico vigente, il principio che rende la pianta psicoattiva è dato dal livello di Thc e se questo è basso (fino a 0,2%) la pianta coltivata ad uso industriale è legale. Così qualche mese fa è stata avviata la coltivazione di canapa industriale a scopo alimentare avviata in via sperimentale. Un esperimento di produzione della “cannabis sativa” per fini alimentari, il primo in Calabria. La coltivazione sarà destinata alla produzione di birra e di pasta.

Oggi, Antonino Chiaromonte – presidente dell’associazione Canapa e filiera, patrocinatore dell’iniziativa  – comunica che la sperimentazione si è chiusa con il segno positivo e con la verifica sul campo delle varietà che potranno essere piantate sfruttando sia le serre che i campi aperti. Chiaramonte, ha poi spiegato che, a breve, sarà avviata la produzione delle piante ornamentali e portata avanti quella che ha permesso di chiudere il ciclo con l’ottenimento di speciali farine e di un olio sprovvisto di effetti collaterali. Il passo successivo sarà quello di testare ulteriormente la disponibilità delle imprese agricole dislocate nell’area dell’Angitolano per creare una rete, tanto più che i costi del prodotto finito non sono eccessivi.

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