Quarto appuntamento al SBV per la rassegna “Pellicole scomode”.

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La rassegna di cineforum denominata “Pellicole Scomode” – organizzata dai giovani di LiberaVibo in cooperazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese diretto dal prof. Gilberto Floriani – terrà una nuova proiezione sabato 18 febbraio alle ore 16.00 presso i locali del palazzo Santa Chiara sede del SBV stesso, proiezione al termine della quale ci sarà un confronto con Raffaella Conci, presidentessa della cooperativa Terre Joniche nata nel 2013 sui terreni confiscati al clan degli Arena che oggi gestisce ben 100 ettari di terreni ubicati tra i comuni di Cirò e Isola di Capo Rizzuto nei quali vengono realizzati produzioni biologiche di alta qualità.

Questa volta, ad essere proiettato, sarà il il documentario “Sono cosa nostra”, di Simone Aleandri – realizzato in collaborazione con RaiCinema – con il quale si è celebrato il ventennale della legge 109/96, entrata in vigore il 7 marzo 1996, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati. Proposta da “Libera”, rete di associazioni contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti, che raccolse un milione di firme nel 1995 per restituire alla collettività i beni sottratti alle cosche, usando “il potere dei segni contro i segni del potere mafioso”, queste le parole di don Ciotti ieri sera.

Il documentario racconta inoltre, di come oggi, sono 500 le realtà che gestiscono quelle terre e quegli immobili che erano simbolo di violenza, di morte e che dopo la confisca vengono restituite alla collettività. Quei luoghi simbolo del potere mafioso, sono oggi simbolo di lavoro, di formazione e anche di impegno di migliaia di giovani che volontariamente, vi passano l’estate nell’ambito della campagna E!stateLiberi!

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