Sembra che fare il collaudo rientri in quelle cose straordinarie che superano per fatica e intensità dello sforzo, lo scavo del tunnel sotto la Manica o il completamento della famigerata SA-RC.
Il collaudo a queste latitudini infatti, si trascina stancamente tra pezzi di carta che volano da un ufficio all’altro, mentre i fogli dei calendari ingialliscono e nell’attesa che tutto si compia, forse si suicidano gettandosi essi stessi dai muri dove sono affissi nei cestini della spazzatura.
Fu così per il collaudo dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata e conosciuto come ex-Elefante rosso. Stessa cosa per lo stadio “Ciccio Lapa” dove il collaudo si trasformò in una sorta di gimkana burocratico-amministrativa durata pareccho tempo.
Adesso tocca al Palazzetto dello sport di Badia, opera attesa e sognata dagli amanti dello sport da decenni e finalmente realizzata – anche qui non senza disavventure varie che non ripercorriamo per non tediare i lettori – e che,guarda caso, adesso attende il famoso collaudo.
Secondo i soliti bene informati delle cose del Palazzo, da settimane i dirigenti della Volley club Nicotera si recano periodicamente in municipio per sollecitare chi di dovere a esperire tutte le pratiche necessarie a eseguire questo benedetto collaudo ma al momento non si muove foglia….
Nel frattempo le nostre belle e brave atlete della Volley club continuano a giocare nella palestra del Liceo classico “B. Vinci” senza poter godere dell’indispensabile supporto dei propri tifosi e proprio in uno d’oro per loro visto che – attualmente – sono quarte in classifica nel campionato della loro categoria. Senza contare che la società – con grande spirito di sacrificio e senza chiedere nulla a nessuno, rende un servizio alla collettività, facendo venire a contatto con un mondo sano, quello dello sport, decine e decine di giovani nicoteresi.
Cogliamo quindi l’occasione di fare un appello alla commissione straordinaria che regge attualmente le sorti del nostro comune a compiere questo indispensabile passaggio amministrativo al fine di inagurare e presto un opera tanto attesa.