Nicotera potrebbe essere un paradiso per gli anziani ma pesa il fattore sicurezza e quello sanitario.

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Le polemiche dei giorni passati sul 118 estivo oltre a far riaccendere i fari su una questione ormai annosa ci fa comprendere ancora una volta come questo territorio non possa risalire la china se non si risolvono alcune questioni di importanza primaria.

Come tutti ormai infatti sapranno la nostra cittadina è stata investita negli ultimi decenni da un forte fenomeno di invecchiamento della popolazione è spopolamento.  La vulgata predominante vuole che da Nicotera si vada via per la cronica mancanza di lavoro e per la mancanza di occasioni di sviluppo. E’ certamemente vero, ma non è solo questo a far prendere la valigia a molti. Incide infatti da sempre, anche la qualità della vita comunitaria e l’assenza dei servizi.

Ebbene, da un paio di decenni anche le grandi città perdono popolazione. La vita in città è molto cara e i ritmi di vita sono spesso frenetici. Aggiungete poi il fatto che, la questione sicurezza nelle aree urbane superiori ai 100mila abitanti è molto sentita e che le reti di prossimità fanno fatica a contenere l’imponente domanda delle richieste di aiuto o sostegno.

Tutto questo comporta quindi un deflusso verso i centri minori che tornano ad essere considerati luoghi in cui ritrovare una dimensione più umana dell’esistenza. Crescono così le città di piccole dimensioni nella fascia 10.000-30.000 abitanti ma anche alcuni borghi ne approfittano di questa nuova tendenza nei flussi demografici interni per recuperare il terreno perduto, dando vita ad una progettualità che unisce l’uso della leva fiscale con inziative di sviluppo come abbiamo del resto documentato mesi fa su un altro articolo apparso su questo giornale.

E’ il caso del comune di Nocera Tirinese – centro di 4 731 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria – che favorisce nuove attività tramite lo sgravio totale delle imposte per i primi dieci anni per Imu, Tasi, Tari, Tosap fino all’importo massimo di 4 mila euro, agevolazione di cui può beneficiare pure il proprietario di un immobile che lo affitti a canone agevolato ad un imprenditore, oppure il il caso del Comune di Sarmede – 3054 abitanti della provincia di Treviso – che ha recentemente approvato un contributo straordinario a favore dei nuovi residenti che si vorranno trasferire nel paese, o ancora quelli del comune di Candela che ha attirato addirittura l’attenzione della CNN che ha intervistato il sindaco del piccolo paese di 2.790 abitanti della provincia di Foggia perchè l’amministrazione comunale darà duemila euro a coloro che vorranno trasferirsi in questo borgo, sgravi sulle bollette, iscrizione agli asili e tassa sui rifiuti e quello di Ollolai, paese di 1300 abitanti in provincia di Nuoro, dove il comune, invece, vende case a un euro o infine Stintino, 1600 residenti, in Sardegna dove l’amministrazione comunale invece della casa regala terra edificabile alle giovani famiglie in cambio dell’impegno a vivere in paese.

Certo Nicotera vive in una situazione di dissesto e pertanto molte di queste inziative ci sono precluse tuttavia, sono molti, sopratutto gli anziani che rimangono ugualmente affascinati dalla bellezza del luogo, dal cibo e dal clima mite che potrebbero quindi trovarlo, per così dire, appetibile per passarci l’ultima parte della propria vita. E stiamo parlando non solo di coloro che sono emigrati 40 e più anni fa e che vorrebbero tornarvi ma anche di anziani provenienti da altre regioni che stanno ripopolando i borghi di altre regioni. Non a caso la stessa Regione Calabria sta facendo del vivere Slow cioè del vivere lento, uno dei suoi brand sul mercato turistico, assieme alla sempre citata Dieta Mediterranea e alle bellezze naturali e artistiche.

Ma l’anziano deve trovare servizi. E qui si pone il problema della vivibilità e della sicurezza urbana e di quella sanitaria. Il paese infatti subisce gli inevitabili scossoni mediatici di un incredibile sequenza di atti criminali che lo ha investito negli ultimi anni. Le forze dell’ordine rispondono come possono e spesso negli ultimi tempo mettendo a segno dei buoni colpi, ma la loro consistenza si scontra con l’enormità del problema sicurezza e con la difficoltà di attenzionare un territorio molto vasto. Un commissariato di polizia o una tenenza dei carabinieri unite alla realizzazione in corso d’opera di un efficente impianto di videosorveglianza di sicuro sarebbe un bene per la città e farebbe diminuire di molto il senso di insicurezza. E si sa che spesso sono proprio gli anziani a essere fatti oggeto di truffe, raggiri, furti perchè sono soggetti deboli. Dall’altro lato, quale anziano volete che si possa trasferire qui se nemmeno per i due mesi dell’estate viene attivato un efficente servizio di 118? La vita media si è allungata ma con l’aumentare degli anni si sa, aumentano anche le patologie e qui i presidi chiudono invece di essere mantenuti.

Non a caso negli ultimi anni si produce uno strano fenomeno: sono molti gli anziani del posto che preferiscono trasferirsi nei messi invernali dai figli al nord dove clima a parte, i servizi funzionano e inoltre si può godere della compagnie dei nipoti e di innumerevoli occasuioni di svago e di distrazione. Nicotera così rischia di spopolarsi ulteriormente con quali esiti per la sua stessa esistenza è purtroppo facile immaginare.

 

 

 

 

 

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