Aeroporto di Lamezia Terme, cittadino cinese con passaporto falso e nigeriano con documenti di altra persona. Arrestato il primo, deferito il secondo

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E’ stato arrestato in flagranza di reato, Wong Chi Man, cinese di 47 anni, che dall’Aeroporto lametino avrebbe voluto prende un volo per Londra.

Alla Polizia di Frontiera era appena giunta segnalazione secondo cui uno straniero cinese, con un documento asiatico falso aveva effettuato una prenotazione irregolare in un’agenzia di Firenze, verosimilmente sarebbe partito dallo scalo di Lamezia Terme per recarsi nel Regno Unito.
Individuato il soggetto in coda per effettuare il check-in, personale della Polizia di Frontiera lo ha portato presso i suoi Uffici per effettuare tutti i controlli afferenti la genuinità del passaporto, con un controllo visivo, tattile e raggi UV.
A verifiche ultimate, effettivamente il documento in questione, che sarebbe stato rilasciato il 28.06.2019 in un luogo sconosciuto è risultato falso. Considerato che il soggetto non era in grado di comprendere e parlare la lingua italiana, con atto separato è stato nominato un ausiliario di P.G. per svolgere funzioni di traduttore.
Per Wong C. M. sono scattate le manette e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato tradotto presso le camere di sicurezza del Commissariato di Lamezia Terme, in attesa del rito di direttissima, tenutosi oggi nel corso del quale è stato convalidato l’arresto, per rispondere dei reati possesso e fabbricazione di documento di identità (valido per l’espatrio) falso e falseattestazioni a Pubblico Ufficiale.

La Polizia della Frontiera Aerea di Lamezia Terme ha denunciato uno straniero per i reati di sostituzione di persona e dichiarazione di false generalità. Avrebbe voluto prendere un volo diretto a Malta, J.I.D. nigeriano di 24 anni, ma al momento dell’imbarco ha esibito al personale di controllo la carta di imbarco e un passaporto nigeriano intestato ad un altro soggetto nigeriano, il cui nominativo risultava inserito nella black-list (persone indesiderate) della compagnia Ryanair, pertanto, è stato rifiutato l’imbarco.
J.I.D. si è allontanato guadagnando l’area del terminal dove gli Agenti della Polizia di Frontiera lo hanno individuato e sottoposto a controllo invitandolo ad esibire un documento di riconoscimento. Anche in questo caso il fermato ha mostrato il passaporto dichiarando di essere il soggetto intestatario del documento.
Da un sommario riscontro, i poliziotti si sono accorti che la fotografia del documento non corrispondeva ai caratteri somatici del passeggero, anche in considerazione del fatto che quest’ultimo presentava una cicatrice sullo zigomo sinistro che non era visibile sul documento, pertanto, lo invitavano a seguirli in Ufficio per ulteriori accertamenti.
Invitavano ad aprire il bagaglio e il portafoglio, è stata rinvenuta la sua vera carta di identità rilasciata dal comune di Corleone e il suo permesso di soggiorno entrambi rilasciati a J. I. D. 24enne della Nigeria.

Considerato che il soggetto non era in grado di comprendere e parlare la lingua italiana, con atto separato è stato nominato un ausiliario di P.G. per svolgere funzioni di traduttore.
Lo straniero che affermava di essere e chiamarsi J.I.D., ha dichiarato che avendo necessità di recarsi a Malta per motivi di lavoro, non poteva utilizzare il proprio passaporto in quanto lo aveva smarrito e la carta di identità non era valida per l’espatrio, pertanto, aveva deciso di utilizzare il passaporto di un altro nigeriano, che a suo dire aveva rinvenuto casualmente in un supermercato di Palermo.
Dopo gli adempimenti connessi, J.I.D., con recenti precedenti specifici, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per rispondere dei reati di sostituzione di persona e dichiarazione di false generalità.
I documenti dell’altro nigeriano sono stati posti in sequestro.

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