Dall’appello dell’ANPI nasce il Comitato per il NO alla riduzione del numero dei parlamentari

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 L’ANPI di Reggio Calabria in una nota inviata agli organi di stampa scrive:

”All’appello dell’ANPI di Reggio Calabria, finalizzato alla costituzione di un comitato provinciale per il NO in occasione del referendum Costituzionale indetto per il 29 marzo 2020, hanno risposto positivamente molti cittadini e numerosi rappresentanti di associazioni e movimenti.

La riunione si è articolata in due distinte fasi:

la prima caratterizzata dalla discussione e dagli approfondimenti sulla legge di modifica costituzionale, approvata nell’ottobre del 2019, che ha ridotto in maniera sensibile il numero dei parlamentari sia alla Camera dei Deputati (da 630 a 400), sia al Senato della Repubblica (da 315 a 200), riduzione mirata al contenimento dei costi per il funzionamento delle Istituzioni;        la seconda finalizzata alla valutazione delle modifiche costituzionali sul piano della democrazia e della relazione tra cittadini elettori e rappresentanti eletti (con gravi conseguenze, in particolare al Senato e nelle Regioni con minor numero di abitanti)”.

 Continuando dice:”Terminata la discussione, è stato approvato all’unanimità il documento di costituzione del comitato provinciale per il NO (Comitato Provinciale per la difesa e la realizzazione della Costituzione), che avrà il compito di informare e di orientare  i cittadini sulla reale portata del Referendum Costituzionale indetto per il 29 marzo 2020.

Ha partecipato alla riunione ed ha dato adesione al Comitato Provinciale per il NO la referente del Comune di Palmi per il Coordinamento di Democrazia Costituzionale, Carmen Campesi.

L’incontro è stato concluso dal Presidente del Comitato Provinciale dell’ANPI, Sandro Vitale, che ha fatto propria la proposta, emersa nel corso del dibattito, di inviare alle Istituzioni competenti la richiesta di rinvio della data del Referendum in relazione all’attuale situazione  di emergenza sanitaria in tutto il paese”.

 Infine conclude sottolineando che:”Il documento di costituzione sarà reso pubblico tra qualche giorno per consentire l’adesione (che potrà essere individuale o collettiva) di nuovi soggetti che decideranno di sostenere un impegno importante in difesa della democrazia e della Costituzione.

Nelle conclusioni è stato sottolineato che al Comitato per il NO non sarà consentita l’adesione a quanti, in occasione dei precedenti tentativi di modifica della Costituzione (2006 e 2016), hanno operato

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