Spilinga, un corto circuito distrugge “L’Artigiano della ‘nduja” di Luigi Caccamo

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Un incendio di vaste proporzioni ha distrutto oggi pomeriggio il capannone dell’ “Artigiano della ‘nduja”, uno dei più noti centri di produzione del prodotto spilingese ormai conosciuto  in tutto il mondo.  Per cercare di arginare i danni provocati da fiamme e fumo, sono intervenuti i vigili del fuoco di Vibo Valentia con tre squadre, un ‘autobotte e un’autoscala. Assieme a loro il funzionario Domenico Ferito e il vicecomandante Nicola Staiti. Presenti anche i carabinieri della caserma di Spilinga e numerosi volontari. L’incendio ha preso il via pochi minuti prima delle 17 quando ormai all’interno dell’azienda non c’era più nessuno.  Fiamme e fumo hanno investito la zona occupata dai laboratori per la lavorazione delle carni, poi si sono estesi a tutti gli altri locali nonostante il coraggioso intervento dei vigili del fuoco che ad un certo punto però sono stati costretti a indietreggiare per non mettere a rischio la loro stessa vita.  Le nuvole di fumo nero incombenti sul capannone di via Aldo Moro hanno costretto gli abitanti a ad abbandonare casa e trovare riparo altrove.

Sul posto si sono affiancati al titolare dell’azienda Luigi Caccamo anche Nuccio Caffo, presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia, e Rocco Colacchio, responsabile di Confindustria Vibo Valentia, nonché Domenico Monardo dirigente di Confindustria Calabria, sezione Alimentari. A tarda sera dell'”Artigiano della ‘nduja” è rimasto poco o nulla. La struttura s’è piegata su stessa e i vigili sono riusciti a mettere in salvo solo parte dei magazzini e alcune autovetture parcheggiate a ridosso dell’azienda.  Luigi Caccamo ed i suoi familiari hanno avviato l’attività nel 2002 riuscendo in poco tempo a farsi conoscere ed apprezzare per la qualità dei prodotti.  Le loro “orbe” hanno conquistato tutto il settore della ristorazione in Europa, Cina e America.  Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni.  <Faremo di tutto – afferma Nuccio Caffo – per aiutare Luigi a far ripartire la sua attività. Tra poco di questa azienda fiore all’occhiello della Calabria non resterà più nulla. Son cose che non dovrebbero mai succedere>.

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