Nicotera, un solo medico per tre comuni e la postazione di continuità assistenziale di notte resta scoperta

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Per dare assistenza a suo fratello affetto da stato febbrile acuto e reduce da un intervento chirurgico, si rivolge alla locale postazione di continuità assistenziale. Il sanitario di turno è assente e sulla vetrata della porta dell’ambulatorio è affisso l’avviso “Medico in visita”. Le 21 sono passate da poco. L’attesa, però, si protrae più del necessario. Lievitano preoccupazione e rabbia. Intanto, attorno a lui si radunano altre quattro persone bisognevoli di cure. Trascorsa la mezzanotte senza che il medico di guardia rientri dalle sue visite sul territorio, abbandona il campo in cerca di un’idonea soluzione. Fortunatamente, finisce tutto bene. A raccontare la sua via cruscis è Domenico Pagano, ex vicesindaco e dirigente socialista molto noto in città per le battaglie a favore delle fasce più deboli. <Questa non è sanità – afferma – Non è umano. Non è giusto. Qui si sta facendo di tutto per esasperare la popolazione. Non si può costantemente correre il rischio di morire per delle banalità. Quest’anno, per la prima volta – lamenta – il territorio è rimasto senza postazione estiva del 118 e funziona in maniera del tutto precaria la postazione di continuità assistenziale>.

mimmo pagano
domenico pagano

Pagano, senza tanti giri di parole, punta il dito contro i vertici dell’Asp. <Sino a pochi anni fa – sottolinea – per fronteggiare le esigenze della massa di turisti che affollavano il litorale, d’estate, veniva garantita in Marina la presenza della guardia medica turistica in aggiunta alla postazione operativa nel capoluogo. Poi s’è passati, previa soppressione della guardia medica di Limbadi, all’ambulatorio distrettuale con due medici presenti h24 e in grado di dare risposte immediate alle normali esigenze dell’utenza sanitaria. Una situazione ottimale apprezzata da tutti>. A poco a poco, le cose cambiavano. <Prima veniva dimezzato il servizio diurno – prosegue l’ex vicesindaco – e poi eliminato del tutto. Successivamente veniva lasciato in servizio un solo medico di notte e, ora, quel solo medico è costretto, grazie alle chiamate del 118, a scappare da una parte all’altra del comprensorio lasciando del tutto scoperta la postazione di Nicotera. Questo è inaccettabile. E’ bene che anche il sindaco prenda atto al più presto di quanto sta accadendo>. Insomma, la situazione appare alquanto delicata e venirne fuori non è cosa semplice. Sino a pochi giorni fa s’era plaudito all’attivazione da parte dell’Asp di una serie di ambulatori specialistici che stanno già operando al meglio restituendo il poliambulatorio nicoterese al suo ruolo di punto di riferimento per l’utenza sanitaria del comprensorio e anche oltre. Oggi si scopre che, di notte, la guardia medica rimane spesso e volentieri scoperta. A ciò si aggiungono i disagi creati dalla riduzione dell’orario dello sportello pagamento ticket e prenotazioni, la non funzionalità del centro obesità, le difficoltà della radiologia e la precarietà di altri servizi, nonché la necessità di interventi di manutenzione alla struttura ospedaliera. Non c’è che da aspettare, infine, per capire se la casa di comunità è la solita chimera che aleggia su Nicotera.

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