Madre Maria Nazarena Majone

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Durante gli anni dell’Università  a Messina, conobbi da un giornalino, la figura di Madre Nazarena Majone, ne rimasi affascinata, tanto che ad ogni esame portavo sempre in borsa  una sua immagine.

Immagine che dopo la laurea  conservai gelosamente  in un quaderno che  allora usavo per prendere appunti.

Non ho mai dimenticato Madre Nazarena e per questo ho deciso di  approfondire la sua conoscenza.

Madre Maria Nazarena  Majone,  nacque  a Graniti in provincia di Messina il 21 giugno del 1869.

Il papà si chiamava Bruno Majone  e la mamma Marta Falcone.

A 11 anni perse il papà e dovette contribuire, lavorando al mantenimento della famiglia.

Dopo un incontro a Messina con il grande e meraviglioso  Padre Annibale Maria Di Francia, decise di iniziare il noviziato il 14 ottobre 1889, assieme alla sua amica Carmela d’Amore.

Nel 1892 divenne suora, con il nome di Maria Nazarena. Nel 1895 sant’Annibale fece ricostruire il  monastero dello Spirito Santo e il 5 agosto 1896 divenne madre superiora delle  Figlie del Divino Zelo, ordine fondato da lei assieme a Sant’Annibale e approvato, insieme all’ordine dei  Rogazionisti del Cuore di Gesù dall’Arcivescovo di Messina.

Nel 1902 aprì un orfanotrofio a Taormina e nel 1903  uno a Giardini.

Nel 1908 durante il terremoto di Messina morirono 13 sue consorelle.

Lei tornò subito da Taormina per offrire assistenza e fece trasferire le suore ad Oria. Successivamente fu ricevuta, assieme a padre Annibale, dai pontefici Benedetto XV e da Pio X. Nel 1924 aprì un orfanotrofio a Roma, che diventerà Sede Generalizia.

Successivamente, anche se malata di diabete, diede aiuto a Sant’Annibale che si trovava a Fiumara Guardia, dove  in seguito il santo morì il 1º giugno 1927.

Madre Nazarena Majone morì a Roma alle 10 del 25 gennaio 1939. Il suo corpo venne traslato nella chiesa dello Spirito Santo a Messina.

La fama di santità di cui già da viva madre Nazarena aveva goduto spinse le Figlie del Divino Zelo a chiedere che venisse introdotto il suo processo di beatificazione.

La fase diocesana si svolse nel Vicariato di Roma dall’8 gennaio 1992 al 2 giugno 1993.

Il 4 maggio 1992, le sue spoglie mortali vennero riesumate dalla cappella delle Figlie del Divino Zelo al Verano e, l’11 maggio, traslate a Messina e tumulate nella chiesa dello Spirito Santo, annessa alla Casa madre.
Il 1° ottobre 1998 la sua “Positio super virtutibus” è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi.

Il congresso dei consultori teologi, il 9 maggio 2003,  i cardinali e vescovi membri della Congregazione, il 28 ottobre successivo, hanno pronunciato parere positivo circa l’esercizio delle virtù teologali, cardinali e annesse da parte di madre Nazarena.

Infine, il 20 dicembre 2003, il Papa san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui è stata dichiarata Venerabile.

Tutta la vita di Madre Nazarena è stata una missione d’amore in nome di Gesù Cristo.

Un amore rivolto  ai  poveri, ai non amati, ai giovani diseredati.

La sua vita fu al servizio degli orfani che lei ha amato con infinito amore, l’amore di Gesù Cristo.

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