Avis provinciale, si chiude un anno con incognite e se ne apre un altro con numerose prospettive

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Si chiude un anno con delle perplessità, ma se ne apre un altro carico di progetti utili alla causa dell’Avis provinciale di Vibo Valentia, diretta da Caterina Forelli, e delle tante comunali.

Se da un lato, infatti, numerose difficoltà derivano dal mancato rimborso Asp delle sacche, contravvenendo alla convenzione già da mesi stipulata (con tutte le problematiche per l’attività volontaristica e per chi ha vitale bisogno di sangue), altrettanti sono i progetti che, con la cooperazione delle comunali e di altre istituzioni, sono in itinere. A partire dal progetto “RISE – La salute non è un gioco”, finanziato dal ministero del lavoro e rivolto alle terze classi superiori (2 classi sperimentali per ogni istituto) cui hanno già aderito i licei magistrale “Capialbi” e scientifico “Berto” di Vibo, per la promozione della cittadinanza attiva nei giovani, reali agenti del cambiamento sociale e “mediatori” di diffusione dei temi di salute, benessere, volontariato e dono Avis.

Sulla stessa direttiva il progetto itinerante, già avviato in alcune scuole, per la promozione della dieta mediterranea e della sana alimentazione. Altro impegno attivo per incoraggiare le sane abitudini e il buon sangue, nei casi in cui vi è bisogno. In tema di volontariato, poi, l’Avis regionale ha aderito al bando per progetti di servizio civile: oltre 70 giovani in varie sedi, 5 nel territorio vibonese. Infine, è stato attivato anche quest’anno il progetto “Accendiamo l’albero della solidarietà”, un albero di Natale fornito dalla provinciale alle comunali aderenti (tra le tante Mileto, Soriano e Tropea), albero decorato con lavoretti e biglietti solidali degli alunni, ricambiati con gadget Avis. “Il progetto – ha affermato il presidente  della comunale di Tropea, Vincenzo Ferrara – intende coinvolgere i piccoli concittadini nella decorazione di un albero di Natale con addobbi creati da loro stessi, con l’obiettivo di sensibilizzare al dono. Un “gioco” partecipato per vivere un’esperienza relazionale e d’interazione tra i partecipanti e lo straordinario mondo avisino. Un grazie agli insegnanti, sempre disponibili e sensibili nel trasferire ai “futuri donatori” l’entusiasmo e l’impegno nel rendersi protagonisti di qualcosa di importante”. Stesso pensiero da parte dell’attivissima Forelli. “L’obiettivo è soddisfare la funzione dell’associazione, ossia diffondere tra i più piccini, nelle comunità, negli oratori, nelle scuole e ovunque sia necessario, il messaggio e la cultura del dono e della solidarietà”.

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