Sulla collina di Comerconi torna il presepe vivente, migliaia i visitatori

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Il centro abitato di Comerconi ospita per la ventiquattresima volta il presepe vivente e per la ventiquattresima volta gli organizzatori possono sentirsi orgogliosi per il grande successo ottenuto. Nei giorni di Santo Stefano e dell’Epifania, a migliaia si sono riversati nei vicoli della suggestiva frazione nicoterese tirati a lucido col contributo dell’intera comunità che ancora una volta ha dimostrato grande coesione nell’affrontare un’iniziativa che richiede impegno e grande dispendio di energie.

Nessuno s’è tirato indietro. Dai più ai più grandi d’età hanno ricoperto un ruolo significativo  sotto gli occhi attenti del parroco don Saverio Callisto sempre pronto a sponsorizzare ogni iniziativa mirata al benessere della collettività. E così tutti i vicoli si sono rianimati. In ogni angolo del paese sono comparsi botteghe di artigiani, forni per il pane, cantine, ovili, orti.

Un percorso lungo alcune centinaia di metri con i visitatori obbligati ad inerpicarsi sino al punto più alto sovrastante l’abitato dove ai loro occhi si sono presentati non solo la splendida capanna della Natività, ma anche il panorama mozzafiato offerto dal golfo di Nicotera e dalle lontane isole della Sicilia e delle Eolie incastonate sulla linea dell’orizzonte. Un’emozione unica che ha ripagato la fatica di quanti si sono messi in cammino da ogni angolo del Vibonese e della Calabria per raggiungere Comerconi.

Quasi tutti, peraltro, dopo aver ammirato la bellezza del presepe vivente, hanno fatto rotta verso Nicotera dove hanno potuto apprezzare   lo splendore del villaggio di Natale con le sue attrazioni dislocate in tutto il centro storico. In sostanza, giornate memorabili destinate a rinnovarsi nel tempo.

Tanto gli organizzatori del presepe di Comerconi che quelli del villaggio di Natale del capoluogo sono, infatti,  già proiettati al prossimo anno con l’intento non solo di riproporre le esperienze appena concluse, ma anche di rinnovarle e arricchirle con nuove idee e nuovi spazi.  Il rilancio socio-economico del territorio può e deve ripartire dal presepe e dal villaggio di Natale. Perchè il futuro si tinga con i colori della speranza occorre che tutti remino nella stessa direzione. Continuare a fare solo accademia non giova a nessuno. Volere è potere.

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