Welcome to the city with the streets full of potholes! Benvenuti nella città con le strade piene di buche! Qualunque porta si scelga per entrare nel capoluogo, a Nord o Sud, ad Est come ad Ovest, ad accogliere turisti e residenti ci sono buche o tombini non innocui per profondità e dimensioni. Chiunque abbia la disavventura di caderci dentro difficilmente ne esce indenne. I rischi per veicoli e persone sono in agguato costante. Eppure basterebbero pochi sacchi di bitume dal costo irrisorio per ridare sicurezza a pedoni e mezzi in transito. Da tempo il problema è stato posto all’attenzione della triade commissariale (Adolfo Valente, Michela Fabio, Nicola Auricchio) e dell’Ufficio tecnico. Gli interventi dovevano essere immediati. In realtà, non s’è mossa foglia. E le buche, diventate ormai piccole voragini, fanno bella mostra di sè tanto in periferia che nel centro storico. La preoccupazione non è poca. Nessuno in città ha ancora dimenticato l’incidente che qualche anno fa, sulla Provinciale che porta nella frazione Badia, è costata la vita ad uno studente universitario ventenne “colpevole” di non essere riuscito ad evitare una buca. Su palazzo Convento, sede municipale, sembra aleggiare un senso di abbandono, una sorta di “laissez faire, laissez passer” , che, purtroppo, fa il paio con la distrazione riservata ai bandi regionali ed europei che vanno in scadenza senza che il Comune si preoccupi di parteciparvi.
Dopo aver perso un cospicuo finanziamento d (163mila euro) destinato ad agevolare l’avvio della differenziata, arriva oggi a scadenza anche il bando sull’illuminazione pubblica. Gli interventi ammissibili riguardavano risparmio energetico (sostituzione lampade, installazione regolatori di flusso e stabilizzatori di tensione), adeguamento tecnoclogico (sistemi telecontrollo e telegestione). Salvo miracoli dell’ultimo momento, l’ente pare sia rimasto ancora una volta alla finestra. Non sarebbe stato presentato, infatti, alcun progetto. Altri 500mila euro persi. Eppure i requisiti per partecipare c’erano tutti e il tempo a disposizione per presentare il progetto non è stato poco: dallo scorso 20 luglio ad oggi. Nicotera resta nella penombra! Peraltro, la mancata partecipazione ai bandi regionali rischia di penalizzare le possibilità di sviluppo del territorio.
In pochi mesi, oltre alla probabile mancata partecipazione al bando per il potenziamento dell’illuminazione pubblica in scadenza oggi, l’ente ha perso anche l’occasione per attingere ai fondi Por Calabria Fesr-Fse 2014-2020 mirati a sostenere il progetto della raccolta differenziata nei comuni con più di 5mila abitanti. Nicotera ci entrava a pieno titolo. Le sarebbero spettati 26 euro per ogni abitante. Calcolando che in città i residenti sono 6.300, l’ente avrebbe potuto disporre di 163mila euro per allestire un “porta a porta” al passo con i più moderni sistemi di raccolta. Invece, assommando i 163mila euro della differenziata ai 500mila per l’illuminazione ne vien fuori una perdita di contributi per quasi 700mila euro. Un Comune avviato verso il dissesto certi lussi non se li può davvero permettere.
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