Strada provinciale 23, l’analisi dell’ex sindaco Salvatore Vecchio

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L’intervento dell’Anas su richiesta della segreteria del ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, che curerà la messa in sicurezza dei costoni della Sp 23, raccogliendo, così, le istanze del “Comitato strada del mare”, nonché, le rivendicazioni dei cittadini, è finito sotto la lente dell’ex sindaco Salvatore Vecchio.

“Incassato l’intervento del Ministero delle Infrastrutture – afferma Vecchio -, appare cosa poco seria attendersi che l’Anas faccia con estrema velocità ciò che l’ente proprietario della strada, al quale la Regione Calabria aveva assicurato i necessari stanziamenti, non ha saputo o voluto fare in oltre un anno, per essere più precisi in oltre sette anni. Parimenti, non pare si ragioni con obiettività quando si vuole svalutare e sbeffeggiare l’impegno profuso da altri soggetti istituzionali, come la Regione Calabria ente -occorre ricordarlo- di programmazione e non di gestione e che comunque resterà  in partita prima, durante e dopo qualsiasi intervento compreso quello di una eventuale classificazione della “strada del mare” fra quelle di competenza statale. Classificazione quest’ultima auspicabile, anche possibile e cercheremo di spiegarne i motivi, senza perdere di vista quelle che sono le priorità dell’oggi, delle quali nessuno pare voglia  curarsi”.

L’ importanza della strada provinciale 23, che, con le Sp 22 Spilinga-Ricadi- Tropea Porto, la 32, variante di Nicotera e 35 della Fabiana, è stata “battezzata” con il nome di “Strada del mare”, “è stata già rilevata con una mia lettera aperta – dichiara -, ancora senza esito. Le strade provinciali  citate, che attraversano i comuni di Ricadi, Joppolo e Nicotera, collegano alla strada statale 18, lato bivio Sp della Fabiana, la ex Ss 522, lato Tropea, che ha inizio dalla Ss 18 Tirrena inferiore in località Bivio Angitola. Vi è, perciò, che con la statalizzazione auspicata si chiuderebbe un anello che metterebbe in relazione due strade statali. E’ quanto basterebbe, cito a memoria per una “classificazione delle strade provinciali 22, 23, 32 e 35 non più fra quelle di interesse provinciale”, né rileva che le strade in parola non abbiano allo stato, come tante altre compresa l’ex Ss 522,  le caratteristiche per essere statalizzate. L’amico Tonino Simonelli, segretario regionale del sindacato autonomo dei dipendenti Anas,  ha lanciato un appello alle istituzioni locali per reclamare un loro intervento teso a fare inserire nelle strade che saranno trasferite alla competenza dell’Anas anche la “strada del mare”. Appello che non poteva sfuggire, e non è sfuggito, al consigliere regionale Michele Mirabello che, a sua volta, ha proposto al Consiglio Regionale, che lo ha approvato, un documento che muove nella direzione della statalizzazione della strada e, nello stesso tempo, ha proposto alle istituzioni locali, amministrazione provinciale compresa, e ai sindaci del territorio uno schema di deliberazione da sottoporre all’esame e approvazione dei rispettivi consigli. Non può certamente dirsi che Michele  Mirabello anche un questa occasione non abbia interpretato al meglio le istanze e i bisogni  del territorio, il quale a mio parere attraverso le istituzioni locali, le parti sociali, le associazioni, le categorie, i partiti, i sindacati, i cittadini singoli e associati deve mobilitarsi al fine di assecondare la proposta  del consigliere regionale della zona, che, se accolta,  risolverebbe con  l’acquisizione da parte dell’Anas delle strade provinciali sopra indicate ogni problema”.

“Per il vero – dichiara l’ex sindaco -, non so in quanti abbiano risposto all’appello di Mirabello e non voglio commentare sulle eventuali omissioni o sui ritardi, entrambi ingiustificabili anche perché, lo ricordo a me stesso, il Comune   per definizione è l’ente esponenziale che cura gli interessi della comunità; mentre la Provincia, ente proprietario delle strade in parola, ancora oggi rappresenta la propria comunità, ne cura l’interesse e ne promuove lo sviluppo. So invece che l’affrettato provvedimento di “sospensione della circolazione a tutte le categorie di veicoli sulla strada provinciale 23”, non è un problema che deve riguardare solo e soltanto il Comune di Joppolo ma l’intera provincia; so anche che quell’affrettata “sospensione” ha già provocato e continua a provocare tanti danni all’economia già fragile del territorio e che, nel contempo, la deviazione della circolazione “sulla viabilità limitrofa”, leggasi Sp 25, mette in serio pericolo l’incolumità di chi è costretto a  percorrerla. In quanto alla Sp 25 che è il problema dell’oggi, considerato che occorrerà del tempo per la messa in sicurezza del costone della 23, mi domando se può ancora la Provincia rifiutare quegli interventi necessari e comunque doverosi  per garantire una circolazione sicura. Che significa: guardrail a norma, pulizia non episodica delle scarpate, manutenzione del manto bituminoso quanto meno nelle parti in cui è maggiormente ammalorato, apposizione della prescritta segnaletica verticale e orizzontale, realizzazione di isole di emergenza, infine consentire il transito soltanto alle autovetture di piccola e media cilindrata e alle autoambulanze”.

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