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Donazione all’Azienda Sanitaria di Vibo. Pubbliche scuse del “Benefattore” Rosario Marra, membro dell’associazione Kreonte, rivolte al direttore del giornale MediterraneiNews.

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Si conclude, nel volgere di circa un mese, una diffamatoria campagna di stampa avviata sui social dal signor Rosario Marra, membro della neonata Associazione Kreonte e vice presidente della stessa associazione, Enza Dell’Acqua. Ieri sera, dopo una pacata e civile telefonata chiarificatrice con Antonio Leonardo Montuoro, direttore responsabile del giornale MediterraneiNews, il Signor Marra, (in foto) con dignità ed onestà intellettuale, ha chiesto scusa per averlo offeso e diffamato sui social e, per meglio suggellare il suo nobile gesto, sua sponte, ha voluto rendere pubbliche le scuse riparatorie postando, intorno alle ore 20.30 di ieri, un video messaggio sul suo profilo Facebook indirizzato alla cittadinanza ed in particolare verso chi lo ha coinvolto in questa breve, ma mitologica avventura. Marra, nel video messaggio, ha riconosciuto i suoi errori in concorso di reato diffamatorio, esprimendo le sincere e sentite scuse nei confronti del nostro direttore responsabile Antonio Leonardo Montuoro. Marra ha ammesso <di averlo offeso in determinati punti, forse involontariamente, ma lo ho offeso>. Nel video messaggio, Rosario Marra prosegue affermando <Sarà perché forse con la testa non ci sto tanto bene…penso di aver sbagliato e chiedo umilmente scusa a chi ho rivolto parole non troppo educate>. Conclude Marra, <Con Antonio Montuoro, con il quale abbiamo chiarito alcuni passaggi e alcuni aspetti, in fondo un po’ me la sono andata a cercare io ad offenderlo>. Scuse naturalmente accettate sia dal direttore che dalla redazione di MediterraneiNews, chiudendosi così definitivamente una triste vicenda, senza più rancori, come si fa tra persone perbene e, specialmente con una persona come Rosario Marra che porta con sé i tratti di una sofferenza di vita con problemi di salute e di fragilità, vittima di una efferata violenza, a cui va la piena vicinanza e la totale solidarietà per essersi ritrovato, non aiutato di certo ma, forse, ingenuamente usato e strumentalizzato.

Le offese rivolte al direttore e al nostro giornale venivano postate nei mesi di gennaio e febbraio, su tre profili Facebook, quello di “Rosario Marra” di “Enza Shutzenberger Dell’Acqua” (in foto con il pacco inviato da Marra) ed anche nel gruppo Nicotera Siamo Noi, di cui è amministratrice la stessa Dell’Acqua nonché, le è stato conferito l’incarico prestigioso di vice presidente della Kreonte, all’uopo costituita da neanche un mese, su una figura mitologica che, intesta scopi con finalità associative, usata all’occorrenza come veicolo di trasporto per le due donazioni effettuate da Marra il 17 gennaio e il 12 febbraio ed indirizzate a favore all’Asp di Vibo Valentia. Le due donazioni, sono assurte alla cronaca giornalistica per i fatti suddetti e per avere avuto il concorso della visibilità istituzionale, avendo coinvolto i dirigenti dell’Asp di Vibo Valentia, forse ignari ed inconsapevoli dell’attività diffamatoria che si era avviata a mezzo social ai danni dei giornalisti di MediterraneiNews, che difendono la libertà di stampa e il diritto di cronaca. Va anche segnalato il fatto alquanto inquietante che, la Dell’Acqua, in un post del 18 gennaio 2019, si rivolgeva con frasi ingiuriose indirizzate proprio nei confronti della stessa dirigenza dell’Asp di Vibo Valentia che, il giorno prima aveva invitata come interlocutrice e destinataria della donazione e, all’indomani, apostrofava la stessa dirigenza, come “pezzi di merda” postando, sul suo profilo personale Facebook, in relazione al defibrillatore appena donato il giorno prima all’Asp <…La Guardia Medica ha in dotazione un suo defibrillatore il quale, però, per moltissimo tempo non era funzionante in quanto privo di batteria. Ora ha ripreso le sue funzionalità>. Un suo amico, già condannato di recente per diffamazione, commentava il post ponendole la domanda <E chi aspettavano per mettere la batteria?>, la risposta da parte della Dell’Acqua è stata la seguente: <se ne sono fottuti, sti pezzi di merda: mi riferisco ai vertici dell’Asp e non ai medici>.

Ma, questa, è un’altra storia che ci onoreremo di raccontare, a breve, ai nostri lettori.

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