Acquaro, 503 piantine di marijuana dislocate in più appezzamenti di terreno Acquaro, 503 piantine di marijuana dislocate in più appezzamenti di terreno

Acquaro, 503 piantine di marijuana dislocate in più appezzamenti di terreno

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Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia all’esito di un’articolata operazione di polizia finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto G. F. del ‘61 e D. C. del ’77, entrambi del Vibonese, in quanto colti nella flagranza della coltivazione di una importante piantagione di marijuana ad Acquaro.

Gli operatori della Squadra Mobile, nel perlustrare una zona impervia de territorio, hanno constatato la presenza di numerose piante di marijuana dislocate in più appezzamenti di terreno situati ai lati di un costone montano. Inoltre è stato rinvenuto un essiccatoio artigianale con all’interno sostanza erbacea del tipo marijuana appesa a dei fili di ferro, in fase avanzata di essiccazione.

La piantagione risultava ben curata con piante che arrivavano fino a tre metri di altezza, ed essendo plausibile che la stessa fosse ancora “attiva” gli operanti hanno proceduto ad effettuare un servizio di appostamento notturno, al fine di identificare gli autori della coltivazione illecita. Alle prime luci dell’alba, il personale notava due uomini scendere da una stradina scoscesa e dirigersi verso l’essiccatoio, stradina impervia, nascosta nella boscaglia, che conduce esclusivamente alla piantagione. All’atto di accedere all’essiccatoio, con già in mano gli arnesi del mestiere, i due soggetti sono stati bloccati e tratti in arresto ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/90. Le piante rinvenute risultano essere 503 che previa campionatura sono state distrutte sul luogo del rinvenimento. La sostanza rinvenuta all’interno dell’essiccatoio, trattasi sempre di piante in essiccazione pronte per la successiva vendita, è risultata essere pari al peso di 36,65 Kg. Il valore di mercato, all’ingrosso, di quanto sequestrato è di circa 500 mila euro, con un valore triplicato nella vendita al dettaglio. I due soggetti su disposizione del sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Corrado Caputo, che ha diretto le indagini, sono stati tradotti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. L’attività posta in essere dalla Squadra Mobile rientra nel più ampio contesto delle iniziative volte al contrasto della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti nella provincia, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia guidata dal Procuratore Camillo Falvo.

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