Riguardo la vicenda dell’installazione di un impianto a servizio della rete di telefonia nella frazione Coccorino, sollevata dalla popolazione già lo scorso mese di maggio, interviene nuovamente l’ex vice sindaco Guido Ventrice, al fine di ricordare l’imminente scadenza dei termini “per poter scongiurare, definitivamente, l’installazione”. (https://mediterraneinews.it/2020/05/21/coccorino-di-joppolo-preoccupazione-per-linstallazione-di-un-impianto-di-telefonia-mobile) (https://mediterraneinews.it/2020/07/21/joppolo-il-vice-sindaco-sterza-indice-un-sondaggio-per-linstallazione-di-un-impianto-di-telefonia-mobile)
“Un impianto palesemente in contrasto con il Regolamento Comunale vigente a Joppolo – afferma – e, cosa non meno importante, in contrasto con le reali esigenze della popolazione. Un impianto che incontra il solo interesse di un’azienda privata, attenta al potenziamento ed all’efficientamento della propria rete, che incontra unicamente l’interesse al profitto di figure riferibili alla persona del vicesindaco ma che, nella realtà dei fatti ed a ragione, risulta assolutamente inviso, all’intera comunità coccorinese. Il prossimo 7 ottobre, tra 13 giorni quindi, potrebbe configurarsi, a causa della complice inerzia dell’amministrazione, l’istituto del silenzio assenso, in riferimento alla richiesta di autorizzazione avanzata dalla società “Wind Tre s.p.a.”. Saranno trascorsi, in tale data, i 90 giorni dalla presentazione delle integrazioni richieste, a suo tempo, dall’Ufficio Tecnico Comunale”.
Nel frattempo, dopo le rimostranze della popolazione, per l’ex amministratore, sarebbe stata allestita una girandola di delibere, istituzioni di osservatori e richieste di pareri legali, senza, poi, giungere ad una decisione certa e soddisfacente.
“Eppure – dichiara Ventrice – la delibera consiliare n. 7 del 10 giugno u.s., approvando quasi all’unanimità (unico astenuto il vicesindaco Sterza, figlio del proprietario del terreno in questione) la proposta del consigliere Vittorio Vecchio, pienamente in linea con il Regolamento Comunale, manifestava la netta contrarietà all’installazione dell’antenna. Sarebbe bastato ciò ai fini dell’emanazione del necessario provvedimento di diniego da parte dell’Ufficio Tecnico. Si è proceduto, invece, con la delibera consiliare n. 12 del 2 luglio u.s., all’istituzione dell’Osservatorio Comunale Permanente che, benché voluto anche dalla popolazione, si è dimostrato inutile, perché, addirittura, mai convocato. Un ulteriore spreco di tempo, a questo punto, nasce dalla richiesta di un parere legale, avanzata con delibera di giunta n. 68 del 21 luglio u.s.: parere che tarda ad arrivare o che, nella peggiore delle ipotesi, è stato sperduto nei vorticosi meandri comunali. Rimane poco tempo, ormai, per poter perseguire l’interesse collettivo, quello della salute, accantonando quello privato che, nell’indecorosa faccenda, è origine di disgusto”.
Nell’auspicare che il sindaco, quale responsabile del settore Urbanistica, si spenda tempestivamente e, comunque, prima della scadenza dei termini, “all’emanazione del doveroso provvedimento di diniego – afferma l’ex vice sindaco -, va registrata la stucchevole indolenza dell’amministrazione in ordine alla tutela degli interessi e della salute pubblica. La stessa colpevole inoperosità è stata manifestata da chi detiene la funzione di controllo dell’azione amministrativa: il gruppo di opposizione. Nessun contributo, neanche il più misero, è pervenuto dai consiglieri d’opposizione in relazione alle preoccupazione di una collettività: inservibile l’accesso agli atti fine a se stesso ed inutile il deposito di mere banalità in sede consiliare. Sintomo, questo, di inadeguatezza e di profondo distacco dalle esigenze della comunità. Nessuno, quindi, potrà ritenersi incolpevole di fronte ai danni eventualmente arrecati, per i quali, comunque, cercherà di porre rimedio un’avveduta ed energica comunità, raggirata ed abbandonata da una disdicevole rappresentanza politica”.
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