Il poeta Piero Bonora ritorna in libreria con il libro di poesia “Il viaggio”

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Ritorna in libreria, con una raccolta poetica intitolata “Il viaggio”, il poeta Piero Bonora, insegnante di Lettere, ora in quiescenza. Nato a Vedelago, Treviso, nel 1943, dopo gli studi classici a Castelfranco Veneto, si è laureato in Filosofia a Padova, e in seguito, oltre al lavoro nella scuola, si è sempre impegnato
in attività sociali del suo territorio e si è dedicato alla scrittura con ottimi risultati. Ha pubblicato infatti numerosi libri: “Terra promessa”, “C’era una volta, vita nei campi”, “A braccia aperte”, “Fantasmi”, “Mille mani alzate”, “Eppure sono verdi quei prati”, “Oltre la nebbia”, tutti con la Aletti Editore. Per la sua attività letteraria, ha ottenuto il primo premio al concorso “Maria Cumani Quasimodo”, con presidente di Giuria Alessandro Quasimodo, autore, attore, regista teatrale, figlio di Maria Cumani e del poeta siciliano Salvatore Quasimodo; colui che nel 1959 ottenne il Premio Nobel della Letteratura, riconfermando una stagione letteraria fervida in terra di Sicilia (anche il precedente Nobel assegnato ad un letterato italiano era stato conferito ad un autore siciliano, ovvero a Luigi Pirandello, nel 1934).

La nuova fatica letteraria “Il viaggio” contiene testi –  si legge nel retrocopertina – “ispirati alle varie emozioni e riflessioni che caratterizzano la vita umana: un viaggio, dunque, nell’esistenza ad evidenziarne sia le situazioni e i comportamenti problematici, sia attimi di emozione che riconciliano con essa, comunque alla ricerca dei suoi valori profondi e universali”.

Come spiega anche il poeta ed editore Giuseppe Aletti, nella prefazione che apre il volume: “Come un moderno Ulisse, in viaggio nel mare della vita, a volte più calmo altre tempestoso, il poeta Piero Bonora consegna l’itinerario che lo ha portato alla conoscenza del mondo. Bonora è un poeta non nuovo per i lettori. In questi anni, conseguendo anche importanti riconoscimenti, ha maturato un percorso poetico singolare e fruttuoso, che si è snodato tra molteplici racconti, tra cui l’intensa esperienza scolastica e il ricordo della vita contadina di un tempo, ed ora giunge a questa nuova opera, dove il Nostro pungola riflessioni sull’esistenza in generale, sulle dinamiche e sugli eventi che condizionano il destino dell’umanità. Il poeta si allontana dalla sua esperienza personale – che pure c’è, sottostante, e si evidenzia nel condivisibile ragionamento critico – per giungere ad una comprensione universale delle cose del mondo. Per queste ragioni, il suo è un viaggio che può essere abbracciato da altri uomini e donne; è un viaggio che pone questioni che vanno oltre la sua esistenza e possono essere illuminanti per quanti si apprestano a leggere questi versi”.

È un libro che testimonia l’importanza di autenticità nelle nostre vite e la consolazione che può nascere dalla poesia, che “è intuizione del valore / e filo conduttore / della nostra esistenza”. In un periodo particolare, in cui le nostre certezze sono state messe a dura prova a causa dell’emergenza Covid-19 e siamo alla ricerca di nuove soluzioni che ci sollevino dall’angoscia e dall’incertezza del futuro, la poesia (e in particolare i versi di Bonora per le tematiche che affrontano) può ritornare a consolare i nostri animi e a rigenerarci con la sua energia.

 

 

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