Nicotera, La Casa della Salute: Tutti uniti!

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Salvatore Reggio in una nota inviata agli organi di stampa afferma: ”Ho letto con piacere e con attenzione la nota del Comune di Nicotera circa la proposta del Commissario dell’ASP di Vibo Valentia di utilizzare il nostro Ospedale a Casa della Salute.

Riprendo pertanto l’argomento, per un mio contributo, poiché questo problema è di grande importanza per il nostro paese, per la nostra comunità e per tutto il territorio di competenza e non possiamo permetterci di perdere un’occasione o di essere ancora una volta <ingannati>. E questa eventualità ingannevole già può essere sospetta in quanto l’Ospedale di Nicotera era scomparso del tutto (cioè come se non esistesse e non fosse mai esistito) nell’atto aziendale dell’ASP proposto dalla commissaria Bernardi al Commissario Regionale per la Sanità (che speriamo sia più attento e competente dei suoi immediati predecessori)”.

Continuando Reggio sottolinea:” Le Case della Salute erano previste con Legge dello Stato ed erano state finanziate nel 2010 con Fondi Europei che sono stati colposamente inutilizzati e fatti decadere. A questi copiosi fondi andavano e vanno ancora oggi aggiunti i fondi propri del bilancio dello Stato per le strutture sanitarie. Complessivamente una somma molto importante e capiente.

Essi in via prioritaria prevedevano la riconversione di Ospedali non utilizzati o non completamente utilizzati, come il nostro nosocomio.

Il problema della sanità è un problema di tutti. Non c’è divisione politica o campanilismo di sorte che tenga rispetto al valore e al diritto di essere curati previsto dalla nostra Carta Costituzionale, art. 32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Ed allora, in termini propositivi, senza fare appunti o polemiche, senza il ritornello di chi è di destra e di chi è di sinistra, dobbiamo fare squadra su questo argomento tra Amministrazione Comunale, Politica, Associazioni e Cittadinanza per ottenere risultati e per avere prospettive concrete di riuscita.

Fatta la premessa precedente, la prima cosa da fare è quella di rendere pubblico e quindi di portare a conoscenza della cittadinanza l’atto aggiuntivo che la commissaria dott.ssa Bernardi ha inoltrato al Commissario Regionale per la sanità. Dalla completa conoscenza di questo fondamentale documento si può articolare un serio approfondimento e si può richiedere un impegno a 360 gradi degli enti locali del territorio, delle istituzioni, delle forze politiche e soprattutto si può mobilitare (e dirò alla fine di questa riflessione perché ciò è utile) il popolo di Nicotera e del bacino di competenza. Questo documento, che abbiamo detto fondamentale, ci darà il segno della convinzione e della determinazione degli Organi preposti a realizzare veramente la Casa della Salute, per la quale bisogna prevedere con atto aziendale il suo radicamento pubblico, una pianta organica dedicata, nonché gli ambulatori di sostegno ed i servizi sanitari”.

Salvatore Reggio continua: ”In questa dimensione, mi permetto di annotare due aspetti.

Il primo della necessità di un supporto tecnico-medico per il quale, come proposi nell’ultima campagna elettorale per le comunali, faccio il nome del dottore Rubens Curia, medico, che definisco “lo scienziato della medicina pubblica sul territorio”.

Il dottore Curia già commissario della nostra ASL e manager esperto è stato già benemerito con la nostra cittadina ai tempi del suo mandato di commissario, svolgendo più visite al nostro Ospedale, tenendo, insieme all’Amministrazione Comunale dell’epoca, due partecipate e bellissime assemblee pubbliche e disponendo, in un periodo di ristrettezze finanziarie, H24, la guardia medica estiva, il pieno utilizzo del laboratorio di analisi e di radiologia, di molti ambulatori, una grande attenzione al centro obesità e (dulcis in fundo) allora una provocazione ( che provocazione non era) chiamata Casa della Salute.

Il secondo la necessità di un coinvolgimento e della partecipazione ad ogni iniziatica della popolazione, indispensabile per ottenere risultati sul problema dell’Ospedale. Non dimentichiamoci, infatti, sul piano storico, che i risultati migliori su questo fronte sono venuti con 2 occupazioni popolari dell’Ospedale. La prima (nella quale fummo assolti io e gli altri promotori) che portò a firma dell’avvocato Vecchio, presidente all’epoca dell’ASL, la prima, in assoluto, attivazione di una serie di ambulatori, del laboratorio radiologico e di analisi. La seconda occupazione, che ci risparmiò un prolungamento giudiziario, che si concluse con la partecipazione alla stessa occupazione dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Trento il quale, fece preparare dagli uffici regionali, un documento, che illustrò pubblicamente a noi occupanti e alla popolazione, che sarebbe stato trasformato in delibera dell’attivazione di un dipartimento di Chirurgia di urgenza e di un parziale utilizzo di posti letto di degenza su un’opzione di aree mediche da meglio definire nei 2/3 mesi successivi, nel quadro dell’offerta ospedaliera regionale. Un male incurabile, a meno di un mese da quella circostanza, colpì e poi portò a breve alla morte l’onorevole Trento.

Questo è quanto ho inteso proporre, per allargare il dibattito e per sollecitare un ampio coinvolgimento di istituzioni, associazioni e cittadini per ripensare e articolare una proposta percorribile e attuativa di attivazione della Casa della Salute”.

Infine Salvatore Reggio conclude:” Chiunque si trovi d’accordo su questo percorso di fare squadra e sulla necessità di aprire una fattiva collaborazione a 360 gradi, di mettere un SI o un Mi Piace a questa mia dissertazione per incominciare ad essere in tanti e Tutti uniti”.

 

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