La Vocazione turistica della Calabria a rischio: la spazzatura invade i paesi.

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Giorgio Castella apprezzato scrittore, fortemente affermato nella cultura e nel sociale in una nota agli organi di stampa afferma: ”Chi ha avuto l’occasione di parlare con i turisti che hanno scelto di venire in Calabria, ha potuto constatare la loro contentezza. Sono stati incantati dalla bellezza che esprimono i territori calabresi, di vedere siti archeologici, borghi che sono stati crocevia di tanti popoli e conservano bellezza e storia, località marine e montane. I vacanzieri, hanno potuto  tuffarsi nell’acqua azzurra e cristallina del mare, scrutare i loro fondali, vedere le piccole isole e insenature mozzafiato lungo la fascia costiera”.

Giorgio Castella prosegue:”  Hanno potuto ammirare i tramonti incantevoli :quando il sole lentamente si allinea a livello  dell’acqua del mare, oppure il fenomeno spettacolare del sole che si posa sulla bocca del cratere del vulcano Stromboli.

Anche la cucina prelibata calabrese, ha un ruolo rilevante per accogliere i turisti. I loro occhi, hanno potuto osservare la ricchezza culturale e boschiva di cui è patrimonio la Calabria”.

Castella sottolinea: ”Bisogna convincersi che l’asse portante dell’economia calabrese è il turismo.

Questo settore, può mettere in moto l’economia, rivitalizzare i territori, creare lavoro per i giovani.

Serve un progetto organico di società, per sviluppare un turismo marino, montano, d’arte e religioso, capace di coinvolgere gli operatori nazionali e internazionali.

Sono parte integrante del progetto di società le scuole a indirizzo turistico e alberghiero, essi hanno il compito di formare i giovani operatori turistici”.

Castella aggiunge: ”Il Parco nazionale di Aspromonte deve, salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico, ma anche la quello di tracciare i sentieri e renderli percorribili in sicurezza.

Gli escursionisti, vogliono conoscere la natura nascosta della montagna : ruscelli, cascate ,gole, pareti rocciose, piante, animali e rifugi. Questi luoghi incantati daranno maggiore impulso alle associazioni di trekking nazionali di venire in Calabria, per conoscere la bellezza dell’Aspromonte e della Sila”.

Giorgio castella prosegue ancora: ”Per rilanciare il turismo di qualità è necessario investire sul materiale umano, avere passione e competenze professionali, cioè formare imprenditori che amano la propria terra e hanno la voglia di mettersi in gioco. Sono loro a proporre l’offerta turistica ai vacanzieri.

Di fronte alla prospettiva di un turismo professionale, gli enti istituzionali della Calabria si devono attivare per offrire ai turisti, qualità e bellezza. A cominciare dal decoro urbano del territorio, che rappresenta un fattore rilevante per l’accoglienza del turista.

Non si aiuta il turismo, quando la spazzatura invade i marciapiedi delle città, dei paesi, e persino di molte località turistiche di eccellenza”.

Castella incalza: ”L’odore soffocante della spazzatura, giunge persino nelle case sottostanti che costringe i suoi abitanti a serrare porte e finestre.

Tutto ciò avviene nel periodo del Covid-19, dove  le autorità governative sollecitano i cittadini  a lavarsi spesso le mani, all’utilizzo delle mascherine per evitare contagi.

Responsabile della gestione per lo smaltimento dei rifiuti è la Regione Calabria.

E’ lei, che deve proporre un piano organino, avvalendosi di soggetti con professionalità e competenze in materia di rifiuti; sarebbe opportuno recarsi in quelle città virtuose che  hanno trasformato la spazzatura in risorsa produttiva. Se ogni Provincia o Città Metropolitana avesse il suo impianto ecologico di ultima generazione che producesse energia e fertilizzanti, avremmo posto fine alla continua emergenza.

Non si può più nascondere gli sprechi di denaro pubblico e quali interessi si nascondono dietro la continua emergenza!

Bisogna porre fine a tale scempio! Il problema dei rifiuti  in Calabria non può essere taciuto. Non si può stare passivi di fronte alle discariche che bruciano, e inquinano le falde acquifere, ciò rappresenta un  vero disastro per l’agricoltura.

Per monetizzare il bello della Calabria, servono paesi ordinati, spiagge e mare pulito, e un prodotto culturale turistico. La Calabria emoziona i turisti. Ciò può rappresentare un settore trainante per la nostra economia”.

Infine Giorgio Castella conclude: ”La prospettiva di rilancio del   turismo, non può lasciare indifferenti i cittadini.  Basta  piangersi addosso! La Calabria ospitale e accogliente, deve uscire dalla solitudine; dobbiamo sviluppare nuove energie positive per dare una svolta al turismo calabrese. Si faccia avanti una nuova classe politica  degna di questo nome; siamo stanchi delle tante  parole! Abbiamo bisogno di un progetto ambientalistico di società, che sabbia coinvolgere istituzioni locali, mondo del lavoro e cittadini. La gente onesta e laboriosa della Calabria vuole costruire futuro!”

 

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