A Jonadi finisce l’era Signoretta.

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Come in tutti i divorzi non propriamente consensuali, inevitabilmente volano gli stracci. Così accade anche nella vicenda politica che ha di recente interessato il comune di Jonadi dove tra l’ormai sindaco Caterina Signoretta e i consiglieri comunali che dimettendosi hanno portato a conclusione anticipata la legislatura comunale. Consiglieri – che è bene ricordarlo – erano sia di minoranza “Progetto Comune per Ionadi” (quattro in tutto: Fortunato Gentile, Fabio Signoretta, Saverio Cirianni e Gaetano Tropeano) che di maggioranza (tre in tutto: il presidente del consiglio Gabriele Prestia, Francesco Maneli e Carmelo Colloca.

La stessa ha subito attaccato con dichiarazioni al vetriolo dichiarando che l’era Signoretta “ha rappresentato solo una pagina negativa della storia del Comune di Ionadi”. Un’esperienza amministrativa – hanno dichiaratro i consiglieri di minoranza “ideata solo per vincere le elezioni e non per offrire un governo stabile e realmente operativo per risolvere i tanti problemi presenti sul territorio. Un’esperienza che, come ammesso dai consiglieri che hanno fatto parte di quel progetto e che oggi hanno deciso di presentare le loro dimissioni, ha fallito e non ha portato a quei risultati promessi e sbandierati in campagna elettorale”. Un giudizio che non fa sconti dunque. “L’ente –  esce certamente danneggiato da questa legislatura e per voltare pagina ci sarà bisogno di un rinnovato impegno, con un’assunzione delle proprie responsabilità politiche da parte di tutti coloro i quali hanno fatto parte di questo castello di sabbia. E oggi più che mai, si ha il sentore della necessità di un cambiamento nel modo di fare politica”.

La replica di Caterina Signoretta ovviamente non si è fatta attendere. L’ex primo cittadiuno ha innanzitutto evidenziato come si è “fortemente pentita di aver ritirato le dimissioni l’8 dicembre. Avevo fatto quella scelta principalmente per i tanti cittadini che mi avevano invitato a non mollare, i tanti cittadini che mi dicevano ‘possibile che non riuscite a trovare un punto di incontro?’ e per alcuni componenti della giunta che avevano una forte volontà di continuare perché avevano messo tanto impegno”. “Come invitata da tanti, ho cercato un colloquio con i sostenitori di questa lista, i quali mi avevano invitata a formulare un programma con un rimpasto della giunta. Questo mio programma che avrebbe dovuto essere una scelta libera, si è rilevata subito non accettata, le pretese avanzate – sostiene – erano per me non condivise ed avrebbero portato alla rottura con le persone che in questi 18 mesi mi hanno sempre dato fiducia” Mi dispiace leggere e risentire rimarcare dal presidente del consiglio – continua Signoretta – la mancanza di dialogo, fa comodo – aggiunge – giustificarsi così, molto semplice. La realtà è tutt’altro, il dialogo non l’hanno voluto. Al contrario della giunta (Ruffa V., Calzone M., Criseo C., Iorgi F.) e del consigliere Signoretta N. che mi sono sempre stati vicini; insieme abbiamo lottato per riuscire a garantire i servizi”. Parlano di programma elettorale non osservato, la mia risposta è ‘è facile parlare’ e loro sono stati molto bravi a farlo, invece di rimboccarsi le maniche e dare il loro contributo anche da semplici consiglieri”. E l’ex sindaco espone le sue riflessioni. “Questa esperienza – continua – mi ha fatto capire quanto sia importante la scelta dei componenti di una lista, ribadisco che un’amministrazione, come ho sempre cercato di sostenere dal mio primo giorno da sindaco, deve essere formata da un solo gruppo unito e coeso senza fantasmi alle spalle o suggeritori. Spero che questa esperienza faccia riflettere un po’ tutti, bisogna cambiare questa politica aggrappata all’idea di protagonismo, sono orgogliosa di non appartenere a questo tipo di politica”.

 

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