D'Agostino (Movi@Vento): "Rinasce la speranza per la bonifica della discarica Colantoni di Preitoni" D'Agostino (Movi@Vento): "Rinasce la speranza per la bonifica della discarica Colantoni di Preitoni"

D’Agostino (Movi@Vento): “Rinasce la speranza per la bonifica della discarica Colantoni di Preitoni”

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“Fare il punto della situazione riguardante la bonifica della discarica “Colantoni”, che pur dismessa da alcuni decenni, continua ad alimentare l’apprensione degli abitanti della frazione Preitoni dove negli anni si è registrato un preoccupante aumento dei casi di patologie tumorali”.

E’ l’obiettivo alla base dell’incontro svoltosi a Lamezia Terme, tra i consiglieri comunali di minoranza, Antonio D’Agostino e Maria Adele Buccafusca della lista Movi@Vento, Francesco Marcianò del movimento 14 luglio e rappresentante della comunità di Preitoni e il commissario per la bonifica delle discariche abusive e pericolose, Giuseppe Vadalà.

“Rinasce la speranza per la bonifica di Colantoni – afferma D’Agostino –. Si tratta ora di dare finalmente a “Cesare quel che è di Cesare”, e su questo il commissario Vadalà ha dato ampia assicurazione, rinviando a un secondo incontro, da realizzare prima del prossimo ferragosto, la stesura di un cronoprogramma, indicante le fasi dell’intervento a partire ovviamente dall’appalto per la caratterizzazione della discarica”.

Dalla fine degli anni ’80 in zona Colantoni succedeva di tutto. I camion scaricavano rifiuti di tutti i tipi e la notte veniva bruciata l’immondizia con l’aria che diventava irrespirabile. Il gigantesco immondezzaio a causa delle nocive e deleterie esalazioni, negli anni, ha ucciso tante persone, alta, infatti è la percentuale di morti per tumore in tutta la zona. Poi la vicenda diventa ancora più grottesca. Viene finanziata la bonifica, ma a causa di un equivoco nominalistico la sovvenzione viene dirottata da Colantoni a Calafatoni di Joppolo. (https://mediterraneinews.it/2018/06/02/sopralluogo-dei-tecnici-dellarpacal-nella-discarica-colantoni).

“D’altronde – evidenzia il capogruppo di Movi@Vento – la stessa denominazione Colantoni, riportata nella sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea del 26 aprile 2007, non lasciava dubbi che si trattasse della discarica sita nel territorio di della frazione Preitoni del comune di Nicotera, soltanto per mero errore attribuita a quello del confinante Joppolo. Un’ulteriore prova, ancor più univoca, era data dalle coordinate geografiche della discarica riportate nell’ortofoto pubblicata sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri–Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive (http://www.commissariobonificadiscariche.governo.it/it/siti-commissariati/siti-di-discarica-commissariati/discariche/regione-calabria/joppolo-vv-calafatoni-colantoni).

Sulla questione ci fu, a suo tempo, la netta presa di posizione del Movimento 14 luglio, a seguito della quale, in data 9 aprile 2018, vi fu un incontro negli uffici regionali tra i commissari che amministravano all’epoca il Comune di Nicotera e una delegazione del Comune di Joppolo. A conclusione di esso, fu ammesso l’errore, e il sindaco di Joppolo, unitamente ai dirigenti regionali, assicurò che i fondi sarebbero stati riassegnati a Nicotera. Non tutti, però, perché del finanziamento iniziale di euro 1.153.740, 167.390 euro erano stati già spesi dal comune di Joppolo per la caratterizzazione della discarica Calafatoni. (https://mediterraneinews.it/2018/04/08/nicotera-domani-appuntamento-regione-sciogliere-nodi-sulla-discarica-colantoni-ennesima-beffa-nicoteresi).

“E’ evidente ora – dichiara D’Agostino – l’importanza che gli amministratori, dopo il fondamentale incontro odierno, si rendano da subito parte diligente per facilitare al massimo il lavoro del Commissario, in modo tale da portare a termine nel più breve tempo possibile il risanamento ambientale di un’area irresponsabilmente violentata, con conseguenze drammatiche per tante famiglie che per troppo tempo hanno chiesto invano il ripristino di uno dei loro più fondamentali diritti: quello alla salute così strettamente legato alla salubrità del loro ambiente di vita”.

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