Flop "DiVin Nicotera". Il sindaco minaccia querele sui social. Finirà a Tarallucci & vino o con fuochi d’artificio? Flop "DiVin Nicotera". Il sindaco minaccia querele sui social. Finirà a Tarallucci & vino o con fuochi d’artificio?

Flop “DiVin Nicotera”. Il sindaco minaccia querele sui social. Finirà a Tarallucci & vino o con fuochi d’artificio?

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Non si placa, la polemica e l’ira innescate dal Sindaco Marasco ferito nell’orgoglio di amministratore locale. Il flop della serata “DiVin Nicotera Marina” del 23 luglio u.s. da noi pubblicata e documentata con interviste agli operatori turistici locali, non va proprio giù al sindaco e invece di contribuire al confronto, fugge e minaccia querele via social al nostro direttore del giornale il quale, da oggi pomeriggio, non è più nella facoltà di potergli rispondergli via social avendolo cancellato dagli amici di Facebook. Pertanto siamo costretti a dirgliele tramite giornale. (articolo precedente: https://mediterraneinews.it/2022/07/24/la-divin-nicotera-un-flop-a-giudizio-di-operatori-turistici/  )

Il direttore e giornalista Montuoro nei giorni scorsi aveva dato notizia sui social di tre eventi sull’enogastronomia a Nicotera Marina, a Vibo Valentia e a Tortora Marina. Dopo il flop di Nicotera, ha poi postato la diffusione dell’evento di Vibo Valentia scrivendo <A Vibo “Vicolo dei Vini”, questa la consigliamo…per altre similari, stendiamo un velo pietoso>.

La frase non è andata giù al Sindaco Marasco il quale poco dopo pubblicava su facebook un post minaccioso, offensivo e allusivo con l’immagine di 4 farmaci che prescriveva con questo tenore: <Caro “GUFO mediterraneo” se i rimedi casalinghi, quali tisane fette biscottate e tozzulu, non sono stati utili ed efficaci  per quel tuo grave bruciore  di stomaco, ti consiglio  di passare a rimedi più  forti.😁😁 A buon intenditor poche parole….>

La risposta del giornalista Montuoro non è mancata, dopo che vari amici lo avevano informato riconducendolo facilmente all’allusivo “mediterraneo” essendo lo stesso anche il Presidente dell’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea che, comunque, rimane al momento fuori da questa querelle estiva e non rientra nella risposta data al sindaco, che è stata così anche ironicamente formulata: <DiVin Sindaco, diversi amici mi fanno notare che questo post è riconducibile al sottoscritto. Ho detto loro che se vero, in tal caso, saresti da ricovero alla neuro, come minimo. Ho anche detto loro che, se fosse vero, ti compatirei perché so che appartieni ad una categoria che ha il “complesso dell’infermiere”, una professione con sempre qualcuno al di sopra che dirige, condiziona e impartisce disposizioni, quali ad esempio il medico, il primario, ecc. ecc. ecc. Difatti, con questo post ridicolo, offensivo, minaccioso e intimidatorio, oltre a dimostrare l’incapacità a rappresentare una istituzione comunale, traspare quella evidente sottocultura che va alla ricerca del consenso sociale, tipico di un fallimento di vita che annaspa nell’asociale, senza se e senza ma. Io sono anche e soprattutto un appassionato giornalista e scriverò sempre in libertà e coscienza senza mai farmi intimidire da nessuno, neanche da uno come te chi mi lancia il preavviso: “A buon intenditor poche parole…” In fine, con questo tuo post, mi dai ragione nel dimostrare a tutti quel “complesso dell’infermiere” di cui sopra. Post che hai freudianamente usato per apparire grande prescrivendo a me 4 farmaci inutili pur sapendo che sto benissimo in salute e, semmai, sono solo un “invidiato speciale”, ma sarai accecato dagli istinti bassi e per questo ti perdono, seppur però rimani consapevole di esserti ficcato nel reato dell’art.348 del Codice Penale che punisce l’esercizio abusivo della professione medica!!!! Firmato: quel Totò che sapeva dirle e cantarle con ironia e sarcasmo e concludeva con il mitico “Ma mi faccia il piacere….” e, in coppia con l’intramontabile Emilio Fede che, appropriato al caso in esame, diceva: “Che figura di merda”.

A distanza di due ore il sindaco Marasco ormai sgamato, confermava che il post offensivo e istituzionalmente grave era indirizzato al giornalista Montuoro: <Egregio Dottore, giornalista, scrittore, presidente ecc. ecc. Antonio Leonardo Montuoro, le faccio i miei complimenti, perché dopo anni di completo disinteresse per la sua persona, lei oggi è riuscito ad attirare la mia attenzione. Le comunico che con queste sue considerazioni oltre ad essersi qualificato, ha guadagnato, certamente, la possibilità essere querelato. Un buona giornata>.

Bottiglie di vino senza etichetta e la sangria

Le querele noi del giornale le abbiamo sempre vinte e il sindaco dice una bugia quando si sofferma sul “disinteresse per la sua persona, lei oggi è riuscito ad attirare la mia attenzione” perché da sempre è stato amico e un attento lettore di Montuoro, dei suoi post sui social, degli articoli sul giornale e dei tanti articoli che parlano in continuazione delle sue varie attività culturali e sociali, anche locali, seppur il sindaco da invitato, le ha sempre tutte disattese. Ma vi è di più, negli ultimi 4 mesi – afferma Montuoro – il sindaco ha gli incubi di notte e di giorno al sol pensiero del Montuoro perché come amministrazione Comunale da molti mesi stanno lavorando alacremente per sfrattare l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea dai locali a suo tempo, nel 2019, offerti in comodato d’uso dalla Terna commissariale antimafia a riconoscimento  della validità e dell’operato ultra decennale dell’Accademia e di tutti gli autorevoli suoi membri locali, nazionali e internazionali. Finanche una diffida tramite un avvocato ha fatto inviare il sindaco pur di avere i locali posti al piano terra nell’ex carcere di Nicotera dove si ospitano ben 4 istituzioni: Accademia, ODMIR, ADIMEN e Ass. Viticoltori del Vibonese. I locali comprendono una porzione con due camere restaurate proprio con fondi statali dedicati alla dieta mediterranea, ma che  l’attuale amministrazione comunale vuole distrarre per allestire un piccolo museo archeologico, a gloria e nome di qualcuno, seppur consapevoli che non sono stati in grado di aprire al pubblico neanche uno degli attuali tre musei e non riuscendo a fare la stessa voce grossa con la famiglia degli eredi Murmura che tiene sotto scacco l’amministrazione tenendo chiuso l’immenso Castello, che è il vero monumento museale di attrazione turistica in una città con incapaci e sudditi che primeggiano. Nel mentre, una buona famiglia di cultura di Nicotera, ha però già messo a disposizione dell’Accademia un intero palazzo nel centro storico. In conclusione, nonostante tutto, Montuoro ci dice che, a suo tempo, ha votato Marasco come sindaco perché era il meno peggio in corsa e, oggi, tale suo convincimento rimane quasi immutato, toglie solo il meno.

Ma passiamo ad analizzare la serata incriminata: quella del flop sui vini & C. Doveva essere, nientepopodimeno, che una Rassegna Case Vinicole Regionali. Premesso che il giornalista Montuoro non è stato presente alla DiVin Nicotera Marina per sue precauzioni a partecipare agli eventi, atteso il forte proliferare di varianti pandemiche, ma si è informato sui social, tramite i colleghi del giornale che erano presenti e con interviste telefoniche agli operatori turistici e commercianti locali. Nelle sue lamentazionI, il sindaco vorrebbe aver avuto la presenza di centinaia e centinaia e forse migliaia di persone nella piazzetta di Marina per la manifestazione che, però, non si intravedono nei filmati e che, se ci fossero state, dovrebbe sapere che necessitava l’allestimento diModelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche”. La serata, secondo i parametri di legge, appare comunque valutabile tra quelle a rischio Moderato/Elevato avendo uno score superiore a 18 ed entro 36, ed un rischio intrinseco calcolato con i dati in possesso, pari a 11,03, per il quale, i parametri di legge sui rischi nelle manifestazioni, prevedono anche che per tempo venga fatta una valutazione appropriata per la pianificazione a cura del Servizio di Emergenza Territoriale 118 con la presenza nella vicinanza dell’evento dell’ambulanza di soccorso, l’ambulanza di trasporto, 3 soccorritori e 1 medico. Tutto ciò non si vede nei video, solo due Vigili Urbani in lontananza e nient’altro.

Prodotti alimentari generici e due bicchieri di vino poggiati su una lattina di olio senza etichetta

Altresì vengono ripresi nei video gli stand dove si legge la locandina di una casa vinicola locale, ma di altre case vinicole presenti sembra non esserci neanche l’ombra se non l’esposizione di bottiglie di vino sui tavoli che, a detta dei presenti, erano state probabilmente acquistate nei supermercati locali ed esposte per l’occasione. Altro grave fatto che si vede nei filmati che girano sui social, da noi tutti ripubblicati nell’articolo dedicato del giorno dopo, si riprende uno stand dove si vede la presenza di bottiglie di vino rosso e bianco prive di etichetta, utilizzate anche per l’assaggio e per la preparazione di sangria che si vede già pronta per essere servita, il tutto senza il rispetto di alcuna norma igienica e senza il rispetto delle norme pandemiche di chi serve cibi e bevande e né sulla conservazione e somministrazione di alimenti. In gran mostra si vedono anche vasetti e confetture di prodotti locali lavorati i cui improvvisati produttori non hanno nessuna colpa anzi, bravi nell’esporre le proprie mercanzie, ma la responsabilità e la vigilanza era in capo a quegli organizzatori che a fronte d’incarico, saranno ben pagati per lo svolgimento del calendario degli eventi estivi.

Questo non per far continuare le notti insonni al Sindaco seppur egli è il massimo responsabile sanitario locale, ma per una corretta informazione e per confermare il flop che non è valutabile solo e soltanto per la poca e scarsa affluenza, forse provvidenziale, ma anche e soprattutto per rimarcare quella che appare come una improvvisata organizzazione, che ha forse messo in serio pericolo i visitatori e lo stesso personale e i volontari che hanno collaborato nella serata, il tutto senza alcun beneficio per l’economia locale per gli operatori dei lidi e commercianti nonché dei turisti ormai diventati presenza rara in mancanza di una seria offerta e preventiva programmazione.

Se il Sindaco ha elementi diversi lo dica e li dimostri e non esiteremo a pubblicarli.

Nel frattempo leggiamo che la fa fuori dal vaso l’assessore al Turismo di Nicotera, Massara, il quale, rimanendo sul pezzo, pubblica all’indomani, il 26 luglio, un post contro il giornalismo che lui definisce falso sol perché non allineato a certi comunicati stampa di favore che si prestano al copia e incolla. Non passa inosservato il like del sindaco Giuseppe Marasco. Si conferma così che questa è un’amministrazione comunale di inesperti e di autoreferenziali che, violando le norme costituzionali basilari, non esitano ad attaccare la Stampa e i giornalisti che la pensano diversamente quando questi scrivono la cronaca vera, rispetto al loro metodo condizionato e condizionante di voler ricevere l’informazione, solo e sempre, a favore del manovratore.

 

Immagini della serata

 

 

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