Il maestro Cosimo Allera in conclusione del  3°Congresso Eucaristico Diocesano ha creato un ostensorio da lui realizzato

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In conclusione del  3°Congresso Eucaristico Diocesano, il maestro Cosimo Allera ha creato un ostensorio da lui realizzato.

Giovedì 8 giugno a San Ferdinando, dopo la Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. Em.za Card. Mario GRECH Segretario del Sinodo dei Vescovi, la  Processione e lo scoprimento dell’insegna dell’intitolazione di San Ferdinando “Cittadella della Carità; Mons Francesco Milito vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi, nel ringraziare il maestro Allera , che nel realizzare l’opera ha ripreso il logo del Congresso Eucaristico, ha affermato che l’ostensorio verrà conservato all’interno di una teca, a memoria dell’evento Diocesano.

Il maestro  Cosimo Allera  è un artista di fama internazionale, definito il poeta del ferro, perché  le sue opere in ferro e le sue pittosculture,  esprimono e trasmettono, a coloro che le ammirano, tanto amore, passione e dedizione.
Allera, nel corso della sua brillante carriera ha partecipato a numerose mostre, presentando le sue creazioni in Italia e all’estero e i riconoscimenti ufficiali, tributatigli attraverso recensioni e articoli pubblicati sulle pagine di molte riviste specializzate, sono un importante testimonianza del suo valore.

Uomo profondamente religioso,  molte opere da lui realizzate, sono nate proprio dalla sua grande fede, come per esempio quella dedicata a Carlo Acutis

Recentemente è stato  premiato con targa di Michele Affidato al premio Arte e cultura Vibook Arts 2023.

Cosimo Allera è nato a Gioia Tauro il 22 maggio del 1962.

Figlio di un abile artigiano del ferro, è  nell’officina del padre  che impara a familiarizzare con il metallo rilevando un’ innata predisposizione per le lavorazioni artistiche dl ferro.

Il 1984 è l’anno in cui ha il primo contatto da artista col grosso pubblico, da allora ha partecipato a numerose mostre,  divenendo un’artista di fama internazionale.

Allera, ha uno stile tutto suo, non segue nessuna corrente.

Nello stile “Alleriano”, trovano posto le sagome umane delicate, eleganti (stile Giacometti e Ceroli) che sfiniscono la critica nel mistero di un taglio unico.

La sua scultura è considerata, poesia del ferro.

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